Crediti

Frigidaire non ha forse bisogno di presentazioni, o forse sì. Le sue pagine a volte ruvide e in bianconero e a volte liscie liscie e piene di colore hanno ospitato i massimi geni del fumetto italiano degli anni ’80 e hanno rappresentato un riferimento per quanti desideravano pubblicare e leggere materiali fuori del comune “buon gusto”.

Andrea Pazienza, Stefano Tamburini, Tanino Liberatore, Filippo Scozzari sono stati gli autori emblema di questa avventura, ma sulle pagine di Frigo si sono affermati o sono semplicemente transitati anche tanti altri nomi, come Francesca Ghermandi, Giorgio Carpinteri, Massimo Giacon, Giuseppe Palumbo, Massimo Mattioli, Otto Gabos, Sebastiano Vilella, Silvio Cadelo, Vincino e tanti altri.

Grazie alla disponibilità di Vincenzo Sparagna e all’attivismo di Giuseppe Palumbo, agli inizi degli anni ’90 abbiamo debuttato anche “noi”, giovani e non più giovani amanti dell’altro fumetto. Tra Bari e Matera è nata Silly Tragedies, una mini sezione di Frigidaire con la regia di Ramarro e le creazioni mie e di altri scapestrati come Romeo Gallo, Tommaso Milella, Domenico Scagliola e Angelo Sindaco.

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